La vita di
Agatina Librando Mileto
Agatina Librando, trascorre i primi anni della sua formazione all'estero, accompagnando il padre diplomatico, prima in Bulgaria e poi in Danimarca.
A partire dal 1946 inizia a frequentare lo studio di Inge Hoff, rinomata decoratrice presso la Manifattura Royal Copenhagen.
Durante i suoi dieci anni di apprendistato, affina la tecnica della decorazione a terzo fuoco su porcellana, attraverso lo studio e la riproduzione delle tavole botaniche utilizzate presso la manifattura.
e continua a coltivare la sua passione per la decorazione su porcellana, perfezionando ulteriormente il suo gusto per la miniatura.
Le creazioni di Agatina iniziano a viaggiare per il mondo grazie a numerose mostre internazionali, di particolare rilievo la Foire de Paris in Francia e The Italian Art of Giving a New York, organizzate dalle istituzioni culturali.
In Italia, le sue opere vengono esposte in luoghi prestigiosi, per citarne alcuni, la Casa degli Scrovegni a Padova, il Complesso Monumentale del San Michele, il Campidoglio e Palazzo Venezia a Roma.
Dopo aver avviato la sua prima scuola, nel 1981 Agatina insieme alle sue figlie, Anna e Francesca, apre "L'Arte della Ceramica Mileto", un laboratorio tutto al femminile.
Agatina riceve l'importante onorificenza di "Maestro dell'Artigianato", dal sindaco Walter Veltroni su iniziativa del Comune di Roma.
In questi decenni Agatina si è completamente dedicata al suo lavoro, trasmettendo la sua passione alle sue figlie e ai suoi allievi.
Di grande valore e unicità le sue miniature a terzo fuoco realizzate su piccoli oggetti in porcellana, specialmente uova. I suoi studi sui soggetti orientali, sacri, la flora e la fauna, hanno attratto numerosi collezionisti che seguono con interesse l'attività del laboratorio da anni, in particolare durante il periodo Pasquale in attesa delle sue preziose novità.
Ancora oggi, Agatina dedica molte ore della sua giornata alla decorazione su porcellana.
Quando non è soddisfatta del risultato, cancella e ricomincia, con la dedizione di sempre.